Tools per prompt

Scopriamo insieme i tool che aiutano a generare prompt

By Max
4 Min Read

The Sunday Prompt #5 – 19/3/2023

La settimana scorsa, presi dall’annuncio dell’uscita di GPT-4, abbiamo rimandato a questa domenica l’esame degli IDE per i prompt. 

Pur essendoci stati nuovi annunci anche questa settimana, vogliamo finalmente trattare questo argomento su quelli che possono essere considerati dei tool per sfruttare meglio i sistemi di AI generativa.

Da alcuni parti sono definiti IDE (Integrated Development Environment) ma forse è un pò esagerato usare una definizione così roboante per app che il più delle volte sono semplici interfacce grafiche che consentono di interagire in maniera migliore con le API messe a disposizione dai realizzatori delle soluzioni.

Nel corso di questi mesi ne sono stati creati molti ed hanno tutti l’obiettivo di facilitare l’interazione con i sistemi per riuscire a migliorare il prompt di input in maniera efficiente, così da ottenere il risultato a cui si mira.

I tool con i link

Il primo da menzionare, ovviamente, è Playground di OpenAi l’interfaccia che la società mette a disposizione per poter interagire con i diversi modelli che sono stati realizzati (DaVinci, Curie, Babbage e Ada). Usare questo tipo di IDE è molto semplice, in quanto il funzionamento consiste nell’inserire il prompt direttamente nella finestra e valutare poi l’output che viene fornito. L’interfaccia calcola automaticamente i “token” contenuti nel prompt (che incidono sul costo che verrà applicato all’interazione) e consente anche di operare su alcune variabili del sistema come di inserire dei testi specifici per lo indicare l’inizio dell’input e la fine della richiesta.

In relazione a GPT-3 un sito ricco di strumenti utili è gpttools.com in cui potrete trovare un “token estimator” per calcolare il numero di token in un blocco di testo, il “search token estimator” che effettua il calcolo sulla base di una query di ricerca, l’engine comparison, che serve a valutare e comparare i diversi modelli con le relativi configurazioni, ed il semantic search, che serve per sperimentare attività di classificazione (ossia attività dove non chiediamo al modello di generare nuovo testo, ma di fornire una classificazione del testo in input).

E’ importante ricordare che per utilizzare GPT-3 con i tool citati è necessario inserire sempre una API key, che potete creare nell’apposita sezione del vostro account su OpenAI.

Soaked Prompts è un altro tool che permette facilmente l’inserimento e valutazione di prompt (anche se con l’arrivo di ChatGPT sembra aver perso un pò di appeal) mentre Dyno è una app che consente di generare anche più risposte contemporaneamente potendo impostare sia la “temperature” della risposta sia il numero massimo di token.

Altri tool sono Everyprompt e Promptmetheus. Quest’ultimo è forse uno dei migliori che esistono in circolazione, dato che consente di selezionare tra un’ampia gamma di modelli di GPT (anche GPT-4) evidenziando subito il costo per token, consentendo di inserire un numero massimo di token da utilizzare (molto utile per non trovare sorprese in termini di costi) e consentendo di creare, in maniera molto semplici, blocchi di testo che costituiranno il prompt da sottoporre al modello.

Infine, prompts.ai oltre ad avere le classiche funzionalità (simili al Playground) contiene anche degli esempi da cui si può partire per progettare dei prompt più efficaci.

Spero di essere riuscito ad incuriosirvi con questo elenco di tool per migliorare i vostri prompt.

Prossima settimana parleremo di Midjourney, che sta spopolando tra i sistemi text-to-image per la qualità delle immagini che si riescono a creare (sembra che le foto fake dell’arresto di Trump siano state create proprio con Midjourney. Noi intanto ci abbiamo creato l’immagine di questa copertina).

👋🏻 Happy prompting!

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